Presentato alla BIT di Milano, nel padiglione della Regione Puglia, «AFRICAPERAFRICA» il programma dell'edizione 2006 della rassegna di musica, teatro, cinema e arte tutto dedicato alla cultura africana
La musica, il teatro, l’arte, la scrittura, il vino hanno dato forma ad una terra culturalmente in movimento. Salento Negroamaro, nelle sue diverse edizioni, ha esaltato l’immagine di una terra di approdi e di partenze. Un luogo capace di intercettare le culture e le arti degli uomini, oggi più che mai in movimento sul pianeta, uno spazio esso stesso riverbero di paesaggi preziosi e di umanità, parte attiva di questo grande incrocio di culture.
Un festival dei festival, un contenitore multicodice ad alta densità culturale, un bene culturale capace di dare opportunità di conoscenza e di essere raduno di poetiche diverse di diverse discipline come la musica, il teatro, la danza, il cinema, la fotografia e l’arte.
Ma anche di diverse culture dalle subculture urbane alle sperimentazioni più avanzate alle espressioni più genuine delle differenti etnicità.
La vocazione al movimento, alla diversità, alle differenze, alle minoranze ha portato l’edizione 2006 di Negroamaro ad incrociare la grande campagna dell’UNESCO intitolata Alleanza globale per la diversità culturale.
Da qui la decisione di dedicare la sesta edizione di Negroamaro a quel caleidoscopio di culture che è l’Africa, continente in movimento verso una modernizzazione che a volte esalta e a volte mortifica le tradizioni culturali, musicali ed i costumi dei popoli e delle etnie che compongono il grande continente nero.
C’è una nuova Africa che avanza un po’ in tutti i campi. Nuove generazioni che hanno abbandonato l’idea “panafricana” che ha dominato il dibattito politico per molti anni e che cerca nuove formule di sviluppo per dare una vera speranza ad un continente dove vi è più sofferenza che in qualsiasi altro luogo della terra.
L’Africa resta il giacimento antropologico e culturale più ricco del pianeta, qui le tradizioni hanno alimentato la ricerca espressiva ed artistica in tutti i campi, dalla musica alla letteratura, alla danza, al teatro, al cinema, alle arti.
Negroamaro 2006 sarà la grande vetrina delle proposte più avanzate della produzione culturale ed artistica dell’Africa sub-sahariana. Dal Senegal al Mahali, al Burchina Fasu, alla Repubblica Centro africana etc…
La novità più rilevante dell’edizione 2006 di Negroamaro sarà l’affidamento della direzione artistica dei tre segmenti della rassegna (musica, cinema, teatro) a tre artisti african.
Il segmento cinema della rassegna si avvarrà della prestigiosa collaborazione del Consiglio Internazionale per il Cinema, la Televisione e la Comunicazione dell’UNESCO oltre che della cinemateca francese che faciliteranno la ricerca e la selezione dei filmati più rappresentativi della produzione cinematografica africana.
La rassegna si svolgerà nel periodo maggio/luglio 2006 e coinvolgerà numerosi centri del Salento secondo una consolidata prassi di collaborazione istituzionale con i comuni della Provincia di Lecce.
Il rapporto con il territorio salentino si concretizzerà anche nel coinvolgimento di tutte le aziende vitivinicole che producono il negroamaro, che oltre che dare il nome alla rassegna è diventato uno dei simboli delle produzioni di eccellenza e della cultura materiale del Salento.
La novità più importante dell’edizione 2006 della rassegna è data dalla più organica collaborazione con l’UNESCO ed in particolare con la campagna “Alleanza Globale per la Diversità Culturale”. Proprio nell’ambito delle manifestazioni previste per questa grande campagna dell’UNESCO a cui aderiscono artisti e uomini di cultura di oltre 60 Paesi nel mondo, la Provincia di Lecce sarà presente a Parigi, su invito del CICT- UNESCO per presentare il programma 2006 della rassegna Negroamaro nell’ambito della campagna “Alleanza Globale per la Diversità Culturale”
Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
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